Resoconto di questa bellissima esperienza alla “Fiera Del Sapere”

Oggi abbiamo passato una bella giornata piena di interessanti iniziative ben organizzate dal corpo docenti e dai responsabili di questa “università popolare” con decine di indirizzi rivolti a giovani e meno giovani per completare o per iniziare un percorso tardivo ma ricco di volontà d’imparare.

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Come “AL Quds Istituto di Cultura Italo Palestinese” da due anni partecipiamo a questa FIERA DEL SAPERE portando un nostro programma culturale con delle mostre, artigianato e spezie che orgogliosamente esponiamo in maniera elegante usando ogni piccolo spazio del gazebo e tavolo in dotazione. Sono due giornate piene tra partecipare alle conferenze o presentare le nostre relazioni : sull’uso delle spezie o nel raccontare le nostre mostre più famose perché tanta gente non sa che la Palestina ha degli intellettuali che il mondo c’invidia e se non fosse per loro la nostra storia sarebbe già esaurita e la nostra resistenza sarebbe già sconfitta. Oggi abbiamo portato la mostra di Naji Al Ali che la gente non conosce la grandiosità di questo personaggio e lo identifica con Handala, tante persone vanno in giro a raccontare il bambino Handala senza conoscere il suo ideatore ed il significato che diede a questa figura, “vi prego e vi supplico non andate in giro per le scuole a raccontare Handala, siate umili nel chiedere prima delle informazioni perché la Palestina non merita essere equivocata o mal interpretata specialmente nei suoi poeti o scrittori o intellettuali”
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La Palestina della resistenza popolare è una cosa ma quella dei suoi intellettuali è un’altra, sulle mostre che esponiamo passiamo mesi a preparare i cartelloni e fare ricerche sia in arabo che in inglese, in italiano non esiste quasi niente perché l’Italia della letteratura è lontana dalla letteratura arabo/palestinese, pensate che quando morì il grande Darwish l’Italia non lo ha nemmeno ricordato mentre in tutto il mondo dal Giappone all’Inghilterra alla Cina oltre a tutto il mondo arabo è stato ricordato per tanto tempo, certo che non posso negare che alcuni traduttori e poeti italiani l’hanno ricordato e commemorato in maniera privata, cosa dire poi del più grande vignettista di tutti i tempi, nessuno sa chi è ma tanti conoscono il “bambino Handala” come porta fortuna, altro che porta fortuna! è il simbolo del dramma palestinese creato da Naji Al Ali per continuare a vivere attraverso lui ed è per questo che diventa immortale. 6s
Naji Al Ali disse: “Handala non morirà dopo la mia fine e spero che non sia esagerazione dire che continuerò a vivere con lui anche dopo la mia morte.”
Abbiamo portate in mostra anche le poesie della più grande poetessa di tutto il
M.O Fadwa Tuqan e tanti altri passeranno per quella strada chiamata cultura e noi contiamo sul vostro sostegno nel non improvvisare ma valutare le cose e studiare le varie storie perchè la Palestina non è solo villaggi o deserti o grotte o campi profughi ma anche istruzione e università e scrittura e canto e disegno e tanto altro ancora.

Grazie.

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