UNA FINESTRA SULLA PALESTINA

UNA FINESTRA SULLA PALESTINA

VOCI, GEOGRAFIE E STORIE DA UN PAESE DIMENTICATO PER APRIRE UNA FINESTRA SULLA CULTURA E LA STORIA PALESTINESE PER RIDARE VOCE E VISIBILITÀ AD UN POPOLO CHE CONTINUA A RESISTERE
CON IL PATROCINIO DEL C.D.Q 4 SUD EST
Commissione Cultura

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Ragazzi di Gaza si allenano nel “parkour”, uno sport che consiste nel cercare in tutti i modi possibili di superare gli ostacoli per andare da un luogo A a un luogo B. Sullo sfondo edifici bombardati dall’esercito israeliano (foto di Giorgio Palmera)

 

Mercoledì 31.10.2012, ore 20.45 sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta, Padova

“Jaffa-La meccanica dell’arancia” documentario di Eyal Sivan , 2009
Regista israeliano noto per i suoi film non aderenti alle politiche del governo, è stato premiato per il documentario al Festival internazionale del cinema non-fiction Filmmaker “Jaffa-La meccanica dell’arancia” La storia della Palestina e di Israele si fonda sulla rappresentazione, immagini e luoghi comuni. Jaffa è una città, occupata nel maggio 1948 e in gran parte demolita subito dopo. La maggior parte della popolazione, 50.000 persone, fu spinta in mare. Ora «Jaffa» è anche un brand, marchio israeliano dei pompelmi e delle arance palestinesi. Il documentario descrive lo sfruttamento delle risorse e l’occupazione della Palestina attraverso filmati d’epoca e interviste a persone comuni oppure a personaggi della cultura, intellettuali e storici, sia israeliani che palestinesi.

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Mercoledì 7.11.2012,  ore 20.45  sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta, Padova

“The heart of Jenin” documentario dei registi Lior Geller e Marcus Vetter  2008.
Il documentario è stato finanziato da una casa di produzione di Monaco e diventa poi la testimonianza di un incontro complesso del viaggio di un padre che cerca piccoli gesti, sorrisi, sguardi nel disperato bisogno di vedere un eco del suo bimbo con almeno tre famiglie dei 5 riceventi gli organi del bambino Ismael Khatib, un abitante del campo profughi di Jenin il cui figlio dodicenne Ahmad è stato ucciso dai soldati israeliani nel 2005. Khatib aveva acconsentito a donare gli organi di Ahmad ad alcuni bambini israeliani, salvando loro la vita. La storia, gesto di pace in decenni di conflitto senza fine, aveva commosso Israele e il mondo. Vetter, grazie alla collaborazione di Ismael, ne aveva realizzato il documentario, “Il cuore di Jenin”, uscito nel 2009. Non è un film fatto per l’arte, non è storia raccontata per commuovere. E’ un documentario fatto per la storia che mostra come la pace in medioriente sia difficile ma proprio dalle immagini di quei bambini salvati si comprende che è possibile.

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Mercoledì 14.11.2012, ore 20.45 sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta, Padova

“Tomorrows Land” documentario dei filmakers bresciani Andrea Paco Mariani e Nicola Zambelli .2011
Gli abitanti di At-Tuwani vivono con l’oppressione e la violenza legalizzata dell’esercito e dei coloni, tacitamente autorizzata dallo Stato di Israele. A poche centinaia di metri dal villaggio, infatti,sorgono insediamenti di coloni che costituiscono il pericolo maggiore per gli abitanti di At Tuwani e dei villaggi limitrofi. Attacchi ed incursioni nei villaggi, avvelenamento del bestiame e delle falde acquifere, pestaggi ed intimidazioni, sono all’ordine del giorno, permesse da una silente impunità legale garantita da Israele a questi gruppi eversivi.  Tomorrow’s Land sarà presentato dal regista Andrea Paco Mariani.

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LE TRE SERATE SONO ORGANIZZATE DA: Comunità Palestinese del Veneto, ACS,Agronomi e Forestali Senza Frontiere, Al Quds, ARCI Padova, Associazione per la Pace, Associazione IncontrArci, corti e buoni, Donne in Nero, Perilmondo onlus.

“Al Quds” incontra l’Università Popolare di Camponogara

“Al Quds” incontra l’Università Popolare di Camponogara.
EXPO Università Popolare di Camponogara
Sabato 1 e Domenica 2 Settembre 2012

Al Quds sarà presente ad entrambi i giorni con vari presentazioni e info. Si parlerà di “spezie storia e consumo in Palestina” con una esposizione di spezie ed artigianato palestinese. Inoltre il 2° giorno verrà proiettato il film ” Miral “. Per maggiori info cliccare sulla locandina

 

 

“La MUSICA delle DIFFERENZE” – per i bambini di ARTAS (Betlemme)

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ALQUDS – ISTITUTO DI CULTURA ITALO-PALESTINESE,
IN COLLABORAZIONE E CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI PADOVA

AUDITORIUM del Centro Culturale SAN GAETANO
di PADOVA (via Altinate 71)

Sabato 23 giugno 2012 ore 21

“la MUSICA delle DIFFERENZE”
– per i bambini di ARTAS (Betlemme) –con EOLO SAX QUARTET ( Sebastiano Andreose – sax soprano alto, Gabriele Andreotti – sax contralto, Michele Giora – sax tenore, Daniele Giora – sax baritono) e Michele Silvestrin – voce narrante.
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Questo concerto, i cui utili saranno devoluti al Progetto di Solidarietà Internazionale a favore dei bambini del villaggio palestinese di ARTAS (Betlemme), seguirà un percorso musicale e letterario attraverso le culture dei vari continenti, quale immaginario viaggio sospeso tra melodie e narrazioni, per farci comprendere meglio come i linguaggi artistici sappiano trasformare le diverse identità dei popoli della terra da fonti di conflitto a strumento di reciproca comprensione.
Le coinvolgenti e cangianti melodie di quattro saxofoni e il contrappunto della voce recitante sapranno accompagnarvi in questo straordinario viaggio.

La parte musicale è affidata ai bravissimi saxofonisti dell’Eolo Sax Quartet, la narrazione poetico-letteraria a Michele Silvestrin.

Partecipando a questo concerto, anche Voi avrete modo di riconoscere il valore aggiunto che il mondo associativo e del volontariato dona quotidianamente a questa città, rendendola più partecipante, solidale e, quindi, più ricca.

Il biglietto d’entrata al Concerto, i cui proventi, detratte le spese, verranno devoluti al progetto “ Per i Bambini di Artas ”, è di € 10,00
Per informazioni prenotazioni e prevendita: info@alquds.it” ovvero pfbrunello@libero.it
AlQuds – Istituto di Cultura Italo-Palestinese
Il Presidente Bassima Awad

“Women through my lens”: le donne negli scatti di Fatima Abbadi

L’approccio stilistico che caratterizza gli scatti di Fatima Abbadi si colloca idealmente tra quelle delle esperienze storiche della street photography americana e quello riconducibile alla cosiddetta fotografia umanistica europea. Dello;una, la fotografa italo giordana palestinese raccoglie la sfida di sorprendere la realta nel suo svolgersi, sottraendo da essa i momenti, i “quadri" depositari di uno spontaneo valore compositivo ed emblematico; dell’altra, mostra di aver appreso quell’inclinazione allusiva, quella profondità che consentono all’immagine fotografica di accedere ad “ambienti” di significato piu ampio rispetto alla sua specifica narrazione.

Se nel suo orizzonte espressivo si profilano le Figure di maestri ricunosciuti quali Garry Winogrand ed Edouard Boubat, Fatima Abbadi ha saputo guadagnare presto una propria personale cifra poetica, tracciata, oltre dall’uso esclusivo del bianco e nero ed il suo peculiare fascino, dagli specifici insegnamenti trasmessi dal Gruppo Fotografico Mignon di cui fa parte, e dalla ricerca da lei individualmente condotta sulla condizione femminile nel mondo.
Alla sua indagine ragalano in quest’ ottica un’originale sensibilltà le sue stesse origini, radicate in due mondi differenti ed apparantemente lontani: quello orientale e quello occidentale. Fatlma Abbadi è infatti cresciuta in un ambiente e in una famiglia multietnica, che le hanno permesso di maturare vivendo culture e rellgioni diverse. L’esposizlone promossa e sostenuta per la parte culturale da Bassima Awad, Presidente dell’Istituto di Cultura Italo Palestinese Al Quds, in quanto rappresenta le caratteristiche multiculturali e multietniche dell’lstituto stesso, e per la parte fotografica da Ferdinando Fasolo e Giampaolo Romagnosi, del gruppo Mignon.

12 maggio 2012 – 3 giugno 2012
FATIMA ABBADI
WOMEN THROUGH MY LENS
Galleria Samonà – via Roma, Padova
ingresso libero
http://padovacultura.padovanet.it/homepage-6.0/Mostre.pdf#page=24″

“GIORNATA delle TERRA”

In occasione della giornata della terra verrà proiettato il documentario
“OCCUPATION 101”.

OCCUPATION 101  con sottotitoli in italiano
USA/Palestina, 2005, 90’ di Omeish and Abdallah Sufyan

Luogo: Via S. Maria Assunta – Bassanello Padova

E’ un documentario forte che stimola la riflessione sulla radice storica e attuale causa del conflitto Israelo-Palestinese. ‘Occupation 101’ presenta un’analisi completa dei fatti e delle verità nascoste che circondano le infinite polemiche e sfata molte percezioni dei suoi miti e pregiudizi.
Il film è anche il racconto della vita sotto controllo militare israeliano, il ruolo degli Stati Uniti nel conflitto, e gli ostacoli principali che si frappongono a una pace duratura e sostenibile. Le radici del conflitto sono spiegati di prima mano attraverso esperienze sul terreno dai principali studiosi del Medio Oriente: pacifisti, giornalisti, leader religiosi e operatori umanitari Tra questi, Ilan Pappe, Rashid Khalidi, Noam Chomsky, Phyllis Bennis, Jeff Halper, Amira Hass, Iyad Sarraj, Yael Stien le cui voci sono state troppo spesso soppresse nei media americani.
Il film copre una vasta gamma di argomenti – tra cui – la prima ondata di immigrazione ebraica dall’Europa nel 1880, del 1920 le tensioni, la guerra del 1948, la guerra del 1967, la prima Intifada del 1987, il processo di pace di Oslo, l’espansione degli insediamenti, il ruolo del governo degli Stati Uniti, la seconda Intifada del 2000, la barriera di separazione e il ritiro israeliano da Gaza, così come le testimonianze strazianti da parte delle vittime di questa tragedia.

“CENA TIPICA PALESTINESE” a Schio

Luogo: Via  Lago di Tovel  (vicino cooperativa Primavera Nuova)

La cena sarà preceduta alle ore 18.30 dalla presentazione del libro “A Nord Est di che…” del giornalista Luca Barbieri che dedica alla Palestina alcuni capitoli.
Luca Barbieri , 34 anni giornalista , lavora come redattore al Corriere del Veneto. Nel 2009 ha frequentato il Master per inviati in aree di crisi dedicato alla giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli . E’ al suo primo libro e si rivela con uno stile schietto e veloce che ne contraddistingue gli articoli . Questo libro mostra il Nord Est come viene percepito dagli occhi di chi viene e di chi lo lascia : in fondo è un modo per capire qualcosa di più anche di noi stessi. (www.anordestdiche.com)

Seguirà Bassima Awad palestinese, Presidente di Al Quds, presenterà il progetto 2011 ed il prossimo del 2012.
Il ricavato della cena sarà devoluto al prossimo Campo Estivo 2012 “Sognare la libertà si puòoooo“ che permetterà a un gruppo di bambini e due accompagnatori del villaggio di Artas (Betlemme) di venire in Italia per 15 gg. nel mese di luglio.

 

“Piatti e sapori della Palestina” a Padova

Sabato 17 marzo alle ore 19.30 , presso la Sala Parrocchiale Polivalente
alla cena “Piatti e sapori della Palestina”
Cena tipica vegetariana con prodotti del Commercio Equosolidale, a cura di Bassima Awad per il sostegno del diritto al cibo, al gioco e all’istruzione dei “bambini di Artas”

Seguirà alle 20.45 la testimonianza di Sonia e Bruno di ritorno da un viaggio in Palestina.

Sarà presente Miriam Marino Scrittrice, artista e attivista per i diritti umani, è impegnata in tre associazioni: “Ebrei contro l’occupazione”, “Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese” e “Stelle cadenti – Artisti per la Pace”.

Miriam Marino presenterà il suo ultimo libro“Festa di rovine”

“Festa di Rovine” di MIRIAM MARINO

Il Liceo Giorgione e gli Studenti per i Diritti Umani
in collaborazione con l’Istituto di Cultura Italo-Palestinese Al-Quds

Libro
ti invitano
alla presentazione del libro Festa di Rovine di MIRIAM MARINO
Sabato 17 marzo 2012 alle ore 20.45
Presso l’aula Magna del Liceo Giorgione- Via Verdi 25, Castelfranco Veneto (TV)
Alla presentazione parteciperà l’autrice. Feste di rovine (ed. Città del Sole) racconta storie di giovani travolti dal terrorismo e dalla guerra e di bambini e giovanissimi travolti dal terrorismo e dalla guerra, vite spezzate e famiglie distrutte. E’ questo il filo rosso che unisce la Palestina all’Iraq nell’ultimo libro di Miriam Marino. Il libro è ambientato nella Palestina dei primi anni del 2000, ai tempi della Seconda Intifada e della feroce repressione israeliana, e nella Baghdad dell’occupazione americana del 2003.

Nella raccolta i tanti bambini palestinesi uccisi, che l’autrice nomina uno ad uno, in un tempo in cui i nomi non si fanno più, pur di “ancorarli alla memoria, per trarli dall’indifferenza dei tanti annunci che frettolosamente ci raccontano i telegiornali, mentre noi non ascoltiamo nemmeno, la mente altrove, dietro i nostri problemi… per farli vivere dentro di noi, per impedire che scivolino come anonime ombre nell’oblio, per dar loro consistenza, per onorarli, per affermare che saranno per noi sempre presenti, per fare in modo che il loro martirio non sia stato inutile e possa servire almeno a scolpire nella nostra coscienza l’imperativo morale che quell’orrore, quella sconfinata ingiustizia, quella strage di innocenti non sia mai più…..perché la loro morte non rotoli via senza lasciare traccia come se non fossero mai esistiti. Perché siano tenuti i conti della tragedia e non scivoli tutto nell’indistinto. Perché sia gridato e aborrito lo scandalo della loro uccisione, perché gli indifferenti e gli ipocriti si fermino a riflettere se era veramente giusto e necessario spargere quel sangue innocente

Miriam Marino -Miriam Marino, scrittrice, artista e attivista per i diritti umani, è impegnata in tre associazioni: “Ebrei contro l’occupazione”, “Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese” e “Stelle cadenti – Artisti per la Pace”. Ha pubblicato libri di narrativa, poesia e saggistica, tra cui “Non sparate sul pianista” (1978), romanzo politico sul movimento del ’77, il piccolo saggio “Il misticismo nell’arte contemporanea (1987), le raccolte di poesie sulle donne della Bibbia “Madri di Israele e Ruth” (1999), “Ingiustizia infinita” (2003), racconti sul conflitto israelo-palestinese, “Handala” (2008), e “Gabbie” (2009) racconti sulla Palestina e migranti (ed. Città del Sole). Collabora con riviste d’arte e letteratura e ha partecipato ad alcune mostre di arte contemporanea, in Ungheria e in Italia.

“DONNE DEL MONDO – EMANCIPAZION”

di Alessandro De Bon

C’erano donne, ce n’erano tante davvero, ma prima ancora c’erano occhi. Occhi senza genere, maschio o femmina poco importa, ma accomunati dal desiderio di voler vedere, per conoscere. Alla serata organizzata venerdì sera alla sala Eliseo Dal Pont-Bianchi da Al Quds – Istituto di Cultura Italo Palestinese, “Insieme si può…” e Tib Teatro, c’era tanta gente da restare in piedi. Esatto, restare. Perché nessuno se ne è andato. Tutti, circa 200, sono rimasti là ad ascoltare Bassima Awad, presidente di Al Quds, a ricordare Juliano Mer Khamis…
e a guardare il film Miral. Una serata che l’emancipazione non l’ha sventolata, bensì osservata……..

Consultare i link per leggere l’articolo completo e vedere i link.

http://www.365giorni.org/approfondimenti/articoli/488-donne-palestina-e-400-occhi.html
http://www.365giorni.org/news/484-donne-del-mondo-emancipazioni.html

In occasione della giornata delle donne, verrà proiettato in sala “ELISEO DAL PONT – BIANCHI” a Belluno il film MIRAL.